Ecco, non possiamo che immaginarci un piacere intenso e crescente che bruscamente si interrompe. Ma come? Di Maio manda tutto all’aria? E i consigli ai due contendenti da pubblicare? E i risultati auditel da osservare e comparare? E le paginate dedicate a “chi ha vinto-chi ha perso”? E le chicche del confronto da far girare sul web e da rimandare per giorni per arricchire l’infotainment? E … e… e… . E allora di che si parlerà? Vabbè, ci si accontenterà del “Renzi non sei più nessuno-Di Maio scappa”. Certo, non è la stessa cosa.
Di Maio ha preso in giro tutti, rivelandosi senza parola, senza scrupoli, spregiudicato rispetto al raggiungimento del fine. Ha preso in giro tv e giornali. Utilizzando Di Martedì come se fosse il suo pied à terre . E, quel che è peggio, tv e conduttori glielo hanno consentito. Ha preso in giro Renzi, mostrando di possedere una furbizia senza scrupoli ancor più radicata di quella del suo avversario. Renzi ha trovato pane per i suoi denti e a poco varranno i gne gne gne da asilo infantile dei renziani che uno dopo l’altro stanno intonando la filastrocca del Di Maio che fugge. Meglio farebbero a sottolinearne la poca serietà. Ma poiché siamo – appunto – all’asilo infantile, o ai giochi di cortile, al colpo basso del bulletto, gli amici dell’altro bulletto, da lui diretti, non riescono a rispondere se non con i gne gne gne.
E così un altro narrare sul niente va consumandosi. Prima la narrazione su un duello senza senso, ora la narrazione sul duello senza senso che non si è tenuto. In evidenza, ormai senza filtri, la tragica e al tempo stesso farsesca nullità di un ceto politico. Complice un sistema mediatico ormai interessato solo alle messe in scena.
Appendice: gne gne gne in serie