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Si rimane senza parole davanti alla copertina di Oggi, senza parole e senza pensieri, ma dei pensieri devono pur uscire per capire che roba è quella. Beh, quella roba, Salvini a torso nudo con cravatta verde che ammicca, un’immagine da puffettone porno-soft, è la politica.

Sappiamo ormai bene cosa sia la politica pop, la politica raccontata con stili popolari perché arrivi a tutti, anche agli strati meno acculturati e/o meno interessati alla politica. Sappiamo anche che quegli stili sono diventati così dominanti ed estremi che ormai il racconto della politica è in larga misura un racconto che si attaglia bene ai contenitori televisivi pomeridiani, quelli dei tronisti e delle finte storie vere. E dal pop lo scivolamente verso il trash è sempre più inesorabile.

Se Salvini è andato oltre al trash al quale siamo ormai abituati è perché sapeva di poterlo fare. Sapeva che ormai i codici della politica, i codici attraverso i quali si racconta la politica sono completamente saltati. Una candidata alla presidenza della propria regione parla con stile da “signora mia” della sua frequentazione dell’estetista e giudica della femminilità altrui; personaggi come Scilipoti e Razzi – figure che ondeggiano tra il teatro dell’assurdo e la commedia dell’arte –  si aggirano tra i palazzi del potere, e noi invece che rimanerne inorriditi, ne ridiamo; gli streaming sono divenuti il  nuovo format della pop – soap – politica; parlamentari della repubblica si lasciano andare alle più bizzarre tesi complottiste sulla storia mondiale e ormai non ci meraviglieremmo più nemmeno se ci avvisaressero dell’arrivo dei marziani ; la bellezza femminile è ormai teorizzata come categoria della politica e qualunque donna carina arrivata in vari modi alla politica deve essere necessariamente giudicata bravissima per il postulato che “essere belle non significa essere stupide”, dal quale deriva, al di fuori di ogni logica – ma in virtù della vittoria del luogo comune su tutto – che se sei bella sei anche brava e intelligente e il più banale dei curricula è li pronto a dimostrare che hai fatto tante, ma tante cose.

E Salvini si mostra mezzo nudo dalla prima pagina di Oggi. Forse molti suoi elettori non gradiranno, forse però molti saranno rassicurati da questo simpaticone che gioca a fare il Brad Pitt dei poveri (poverissimi, diciamo) e gli lasceranno passare tutto l’armamentario populista e xenofobo. Ma quel che rileva nella nostra riflessione, è che una copertina così, questo modo di presentarsi di un leader politico che non mi pare abbia confronto nelle altre democrazie occidentali, tutto sommato non sconvolge, ormai questa è la nostra inquietante direzione, il nostro inquietante senso comune.

Forse non ce ne siamo accorti,ma non siamo di fronte ad una politica raccontata in modo accattivante, con semplicità e con stili e metafore popolari; piuttosto viviamo in un mondo dove il bar ha conquistato la politica e l’ha fagocitata. O forse il negozio del barbiere d’un tempo, quello con i giornaletti hard.

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