Sono cambiati i tempi da quando una critica al Berlusconi potente e governante fatta da qualcuno a lui vicino faceva guadagnare le prime pagine dei giornali. Domenica, da una tribuna non certo marginale, come la trasmissione di Lucia Annunziata «In ½ ora», Matteo Richetti, renziano della prima ora, in posizione di primo piano già alla seconda Leopolda, è stato piuttosto duro con il modo di governare il Paese e il partito di Matteo Renzi — chiedendo un ritorno allo spirito originario dell’avventura che lui stesso ha condiviso quasi sin dall’inizio — e ha lamentato la lontananza del partito nella vicenda che lo ha visto prima candidarsi e poi ritirarsi dalle primarie del centrosinistra in Emilia-Romagna. Ma nelle pagine nazionali dei maggiori quotidiani, il giorno dopo della cosa c’erano solo veloci accenni.
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